La mia storia

Sono Vanessa di Renzo, pedagogista e maestra d'infanzia. 

Fin da giovane, ho sentito un profondo desiderio di aiutare le persone a crescere in un ambiente sereno; forse perché da piccola mi son resa conto di quanto non lo era il contesto in cui sono cresciuta io. Avevo assolutamente la necessità di diventare la persona di cui avevo bisogno io in quei momenti. Questo mi ha portata a studiare filosofia e pedagogia all'università. 

Durante gli anni di studio ho lavorato come cameriera ma il sacrificio non mi ha fermato nel raggiungere quell'obbiettivo che mi ero prefissata così mi sono laureata nel 2019 pubblicando una tesi sul "non-amore", la forza che nasce dalla sofferenza. 

Nel 2021, tra esami a distanza e mascherine, mi laureo per la seconda volta. Mi specializzo all'Università di Macerata in scienze pedagogiche della disabilità e della marginalità, la quale mi ha permesso di sviluppare una profonda comprensione delle sfide che possono sorgere nelle famiglie in cui si affronta la disabilità o le difficoltà da soli e senza strumenti diventando a tutti gli effetti una pedagogista. 

Per essere felici ci vuole coraggio
Esattamente due mesi alla laurea ho un'idea audace: lasciare il mio paese e trasferirmi a Milano, da sola, senza un piano preciso. Volevo di più, volevo creare qualcosa di mio, trovare uno spazio dove potessi crescere professionalmente ma soprattutto personalmente. Milano rappresentava per me quel sogno di indipendenza e libertà che avevo sempre desiderato. Con la valigia in mano e il cuore pieno di speranza, ho iniziato questa avventura. 

Ho avuto l'opportunità di lavorare in un Centro diurno di una Cooperativa Sociale,  un'esperienza che ha arricchito profondamente il mio percorso professionale. Lavorando a stretto contatto con bambini e famiglie in situazioni di difficoltà, ogni giorno mi confrontavo con storie uniche, e questo mi ha insegnato l'importanza dell'ascolto empatico e del sostegno concreto. E' stata un'esperienza che mi ha plasmata, dandomi una prospettiva più profonda sul ruolo della famiglia nell'educazione e sull'importanza di offrire un ambiente di crescita sereno e inclusivo. 
"Maestra"
Nel 2023 mi sento chiamare per la prima volta "maestra". Ho iniziato a lavorare nella scuola dell'infanzia, un'esperienza che mi ha regalato momenti indimenticabili. Ogni giorno era un'avventura, fatta di sorrisi curiosi e piccoli traguardi raggiunti insieme ai bambini. 

Questo mi ha fatto sentire parte di qualcosa di grande, un punto di riferimento per quei piccoli che stavano scoprendo il mondo e mi ha dato l'energia per continuare a crescere come professionista, sempre pronta ad accompagnare i bambini e i genitori nel loro percorso. 

Un'altra tappa importante del mio percorso è stata la collaborazione con un'associazione impegnata ad aiutare bambini provenienti da contesti economici difficili e con disagi. Il mio ruolo era quello di supportarli nello svolgimento dei compiti, offrendo non solo l'aiuto pratico ma anche un sostegno emotivo. Ho visto da vicino le sfide che questi bambini affrontano quotidianamente e ho cercato di fare la mia parte per rendere il loro cammino scolastico un po' più leggero. E' stato arricchente vedere i piccoli progressi trasformarsi in grandi conquiste.

Nel 2024 lavoro in una scuola come docente di italiano e continuo a mettere in pratica la mia esperienza e passione per l'educazione connessa alla didattica. In parallelo, ho deciso di ampliare le mie competenze iscrivendomi a un corso di alta formazione sul sostegno alla genitorialità.